Castelmeteo. Un sito dedicato a Castelvetro di Modena,  meteorologia, arte, gallerie di foto antiche, moderne e la storia dell'antica fornace. A cura di Vinicio Cavallini


Il forno di Caula

So di certo che prima di diventare un forno per il pane, era sempre un forno ma per fare la calce dove venivano cotti i sassi e, se ricordo bene dagli appunti che presi da mio nonno, era gestito da un certo Zanichelli Ezio (1888-1948) marito della Riccò Ermelinda (che sicuramente hai conosciuto perchè deve essere morta negli anni settanta).
Dovrebbe essere diventato un forno verso la fine degli anni 20 ed era gestito da Caula Aurelio (nonno di Raffaele) (classe 1903 fu Caula Giulio e Morandi Agnese) aiutato dalla già citata moglie Mattioli Irene e da un fratello che si chiamava Caula Mario.

So che Aurelio veniva soprannominato dai suoi coetanei "Bighin" tanto basta che lo chiamavano "Bighin dal foren". Da bambino fu salvato da l'annegamento nella "gora" (in Via Ghiarone) dove andavano a fare il bagno i bambini dell'epoca grazie all'intervento tempestivo di mio nonno in quanto era rimasto impigliato sott'acqua.Io innalzerei un ringraziamento e una preghiera alla nonna di Raffaele, Mattioli Irene, per la sua immensa bontà ricordando quando non faceva pagare il pane alle persone povere del paese che dovevano sfamare tanti figli.
Io non c'ero ma i miei nonni me lo hanno raccontato più volte e la ricordavano come una donna di grande cuore.

(Massimo Grampassi)

 


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